"È stata approvata all'unanimità, nel corso dell'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori che si è svolta oggi a Bologna, l'ipotesi di contratto nazionale del settore artigiano sottoscritta lo scorso 17 dicembre 2021. Un appuntamento di grande valore che rappresenta un passaggio fondamentale del percorso democratico. Un rinnovo contrattuale, a tre anni di distanza dalla scadenza risalente il 31 dicembre 2018, che interessa oltre 500 mila lavoratrici e lavoratori occupati in 130 mila imprese del settore metalmeccanico, della installazione di impianti, delle aziende del settore orafo e odontotecnico e del restauro dei Beni Culturali".  Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.

"Nonostante la fase pandemica che stiamo ancora vivendo - prosegue Re Dabvid -, nel corso del 2021 abbiamo rinnovato tutti i contratti nazionali dei metalmeccanici: dell'industria con Federmeccanica e Assistal, della piccola e media impresa di Unionmeccanica, del settore Cooperativo, del settore Orafo e, con la sottoscrizione dell'ipotesi di accordo del 17 dicembre 2021, del settore Artigiano; rinnovi contrattuali che riguardano oltre 2 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici. Per i lavoratori metalmeccanici del settore artigiano abbiamo raggiunto un accordo che introduce miglioramenti sul salario, sull'inquadramento e sul diritto alla formazione e prevede l'adeguamento sulle norme contrattuali del mercato del lavoro e la valorizzazione dei periodi di apprendistato svolti presso altri datori di lavoro, adeguando così anche il settore artigiano alle tutele e ai diritti contrattuali previsti in tutti i contratti del settore metalmeccanico".

In particolare riguardo al salario "è previsto un incremento a regime del 5 per cento dei minimi contrattuali pari a un incremento di 67 euro al 5° livello, di 69,50 euro al 4° livello e di 73,81 al 3° livello; un incremento salariale che verrà erogato in tre tranche nelle buste paga delle mensilità di gennaio, maggio e dicembre del 2022; un incremento del 5 per cento delle indennità di trasferta e reperibilità e una 'una tantum' uguale per tutti, a copertura del periodo pregresso non coperto dagli incrementi, pari a 130 euro erogata in due tranche di 70 euro con la mensilità di marzo e di 60 euro con la mensilità di luglio 2022".

"Sull'inquadramento - ricorda la segretaria generale Fiom - viene introdotto un nuovo criterio di professionalità con il riconoscimento delle competenze trasversali quali la polivalenza e la polifunzionalità, le competenze relazionali, linguistiche e digitali, e l'individuazione di nuovi profili professionali, facendo riferimento anche a quanto definito nei Piani Formativi Settoriali, assegnando il compito a una commissione paritetica di scrivere nuovi profili, in sede di stesura del testo contrattuale. Infine, sono state definite 8 ore di formazione retribuite nell'orario di lavoro per permettere ai lavoratori di partecipare a corsi di alfabetizzazione digitale. Il contratto avrà validità fino al 31 dicembre 2022 e non prevede allungamenti nella durata; Fim Fiom e Uilm sono impegnate a definire, da subito nel corso del 2022, la piattaforma per il rinnovo nei tempi di scadenza per salvaguardare il ruolo salariale e normativo che rappresenta per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici del settore artigiano".