Il 2021 si conferma un anno tragico per il mondo del lavoro. Superata la soglia delle 1300 vittime. L'ultima a Roma ed è, ancora una volta, un operaio edile, caduto da un’impalcatura. L'incidente è avvenuto oggi (28 dicembre) in via Merulana, poco prima delle 10 del mattino, Inutili i soccorsi dei colleghi. Già iniziate le indagini per capire la dinamica dei fatti, Intanto nella capitale è l'ennesima morte sul lavoro. 

Lo scorso 9 novembre, a perdere la vita era stato un operaio di 41 anni, caduto mentre montava la copertura di un campo da padle. Solo poche ore prima un altro lavoratore aveva perso la vita precipitando da un’impalcatura in Piazza Gregorio VII.

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In una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio sottolinea come è salito a quasi 50 il numero delle vittime sul lavoro a Roma e provincia: "A questo punto possiamo dire senza tema di smentita che la Capitale detiene il record italiano per le morti sul lavoro, la maggior parte dovute a cadute dalle impalcature nel settore dell'edilizia".

“Negli ultimi mesi del 2021 il rilancio del settore edile, grazie al superbonus e ai fondi del Pnrr, sta diventando sinonimo di infortuni e incidenti mortali. Noi - dichiara Benedetto Truppa, Segretario Generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio – vorremmo che il forte impulso occupazionale si traduca in occupazione stabile, sicura e lavoro di qualità. Su questi temi da ben prima della ripartenza del settore sollecitiamo al Prefetto di Roma la convocazione di un tavolo con le parti sociali. Il 2021 è finito, nei cantieri si muore come 50 anni fa e del tavolo nessuna traccia.”

“Alla politica e alle istituzioni ribadiamo la necessità di introdurre misure più stringenti a partire dalla patente a punti per le imprese e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, a cui – prosegue Truppa – occorre affiancare il potenziamento dell’organico degli enti responsabili delle attività di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro.”

“Inoltre è fondamentale ristabilire un principio: chi lavora nel settore edile deve avere un contratto edile. Troppe aziende scelgono di applicare contratti di altri settori con il risultato che il personale impiegato non riceve la formazione e le tutele stabilite grazie alla contrattazione degli enti bilaterali del settore”, conclude Truppa.