Sit-in oggi (lunedì 29 novembre) nella sede Cnr di Palermo, dove si è svolta l'assemblea dei ricercatori precari che protestano per la mancata stabilizzazione. A Palermo sono 25 i lavoratori che a metà dicembre rischiano di perdere il lavoro e altri 40 tra Catania, Messina e sedi decentrate. La manifestazione è stata indetta da Flc Cgil, Fir Cisl e Uil Scuola Rua assieme al movimento dei Precari uniti, in contemporanea con la mobilitazione al ministero dell’Istruzione, a Roma, che porta in piazza il malcontento e la preoccupazione di 400 precari di tutta Italia.

“Da Palermo con forza supportiamo l'azione di protesta che si sta combattendo per tutti i precari a livello nazionale”, dichiarano il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, il coordinatore nazionale Fir Cisl Salvatore Scicchigno e Antonio Messina (Coordinamento nazionale Uil Rua): “Rivendichiamo parità di diritti tra chi lavora a tempo determinato e chi lavora a tempo indeterminato e da decenni è impegnato a portare avanti la ricerca pubblica in Italia. Siamo stanchi di sentire parlare di investimenti, solo a parole e mai nei fatti”.

I tre esponenti sindacali rilevano che “il Cnr adesso ha le risorse per le assunzioni e nessuno riesce a capire perché non si possa arrivare alla risoluzione del precariato. La solidarietà dalla politica non basta: chiediamo una definitiva conclusione della vicenda”. Flc Cgil, Fir Cisl e Uil Rua così concludono: “Dalla ricerca passa il futuro del Paese e servono azioni concrete, non certo la chiusura totale del dialogo con i lavoratori che si trovano in questa situazione e che chiedono di aver riconosciuto il diritto a un lavoro stabile”.