"Il ministero dello Sviluppo economico non è stato in grado di assicurare quella continuità occupazionale ai lavoratori della Whirlpool di Napoli che pure aveva a più riprese promesso". È amaro il commento di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nazionali e territoriali all'incontro con governo e multinazionale che si è concluso nella tarda serata di martedì 2 novembre, presieduto dal viceministro Alessandra Todde: "Il governo si è inizialmente schermito dietro al fatto che Whirlpool avrebbe ritirato la disponibilità a effettuare un trasferimento di azienda, ma poi è emerso che nemmeno da parte governativa c’è alcun progetto concreto che preveda di scongiurare i licenziamenti e di assicurare la continuità occupazionale".

I sindacati rilevano che, al momento, l’unico percorso prospettato da parte del ministero "prevede che la riassunzione dei lavoratori, che nel frattempo evidentemente verrebbero licenziati, partirebbe dopo sei mesi dalla data di perfezionamento del piano di investimenti del consorzio, al momento previsto per il 15 dicembre. Si tratta di un percorso che evidentemente non scongiura i licenziamenti e tradisce le promesse fatte. Per questo chiediamo ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico di tornare al tavolo, perché non possiamo accettare una siffatta marcia indietro". Per oggi (mercoledì 3 novembre) è prevista la comunicazione del governo riguardo la data del nuovo incontro.