Un osservatorio nazionale per garantire la sicurezza nei cantieri, di cui fanno parte governo, stazioni appaltanti pubbliche (Rfi, Anas, Autorità Portuali, eccetera) e organizzazioni sindacali più rappresentative del settore edile. È quanto annunciato questa mattina (25 ottobre) nel corso di una conferenza stampa del ministro Enrico Giovannini e dei rappresentanti sindacali, Alessandro Genovesi (Fillea Cgil), Enzo Pelle (Filca Cisl) e Vito Panzarella (Feneal Uil).

Gli obiettivi dell'osservatorio, varato con l'accordo di oggi, sono: garantire la massima sicurezza nella realizzazione delle opere, promuovere l'occupazione e lo svolgimento delle attività nei cantieri nel pieno rispetto delle norme. Lo strumento è stato istituito presso il ministero delle Infrastrutture. L'accordo prevede un rafforzamento delle attività volte a garantire il pieno rispetto delle intese già sottoscritte l'11 dicembre 2020, il 22 gennaio 2021 e il 16 aprile 2021 con particolare attenzione alla promozione di nuova occupazione e dei migliori standard per la salute e la sicurezza.

"Si tratta di un patto per cantieri h24, sette giorni alla settimana, in piena sicurezza. Un'accelerazione resa possibile da più formazione, più assunzioni, turni di lavori aggiuntivi per evitare orari di lavoro straordinari che mettono a rischio salute e sicurezza", ha sottolineato Giovannini. "L'applicazione dei contratti nazionali di lavoro e la sicurezza di filiera saranno ancora più attenzionati a partire dal primo novembre, quando entrano in vigore le nuove norme sul subappalto e il Durc di Congruità recentemente introdotto dal Ministero del Lavoro: ogni lavoratore va tutelato, anche quello che svolge le proprie attività nell'ultima azienda operante in un grande cantiere. Sul fronte della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti- ha aggiunto il ministro- stiamo formando 15 mila Responsabili unici del procedimento (Rup) degli uffici gare delle stazioni appaltanti di tutta Italia, di cui 5 mila al Sud. Oggi stesso inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro".

"Si può fare bene, si possono spendere i 60 miliardi del Pnrr per le grandi opere, facendo gli straordinari, nel rispetto della congruità, cioè delle corrette dichiarazioni di orario, e della tutela e parità di trattamento tra appalto e subappalto - ha commentato Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea - Sono queste le condizioni affinché si riducano gli infortuni mortali nelle opere pubbliche, e si crei buona occupazione. Sappiamo che gli incidenti accadono proprio per stanchezza, mancata formazione e per non rispetto del contratto di lavoro. Questo accordo garantisce sicurezza e che si può fare veloce e bene. Il subappalto dovrà rispettare il contratto degli edili e lo steso trattamento economico. E' un grande passo in avanti'. Ci saranno 120.000 nuovi posti di lavoro, ma devono essere in sicurezza e ben pagati".