È di nuovo rottura. Dopo l'interruzione delle trattative avvenuta ad agosto, di nuovo fumata nera al termine dell'incontro che stamani i rappresentanti sindacali di Cgil, Fiom e Adl Cobas hanno tenuto in Prefettura, grazie alla mediazione del Prefetto Grassi, con i rappresentanti e i legali di Grafica Veneta e BM Service.

Una rottura che ha spento il moderato ottimismo che sembrava essere emerso dopo l'incontro di ieri, quando si riteneva di essere arrivati ad un passo dalla soluzione.“Innanzitutto – dicono Aldo Marturano, segretario generale della Cgil di Padova e Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova – desideriamo ringraziare il Prefetto Raffaele Grassi per il sincero e apprezzato impegno che ha messo nella ricerca di una soluzione che permettesse di chiudere questa brutta vicenda. Purtroppo, dopo che ieri, al termine di una positiva giornata di confronto, sembravamo essere giunti ad un passo dall’accordo (che, nelle intenzioni, si sarebbe dovuto venire firmare ufficialmente oggi), è arrivata la doccia fredda e Grafica Veneta è tornata indietro sui suoi passi”.

Ma che cosa è successo, tra ieri e oggi? “Ci è stato comunicato dall’azienda – proseguono Aldo Marturano e Loris Scarpa – che i legali che seguono Grafica Veneta nel procedimento giudiziario abbiano “consigliato” alla stessa di rimandare ogni tipo di assunzione al 20 ottobre, per ragioni che non sono state chiarite. Ma è una cosa inaccettabile, secondo il nostro punto di vista, perché non considera minimamente che i 27 lavoratori coinvolti si trovano in gravi difficoltà economiche e non sanno letteralmente come sbarcare il lunario. Non è giustificabile né tantomeno tollerabile farli attendere secondo logiche che riguardano esclusivamente Grafica Veneta, ancora più ingiusto se pensiamo a quello che hanno dovuto passare, alla condizione di sfruttamento in cui sono stati ridotti e a ciò che hanno dovuto subire. Per questa ragione riteniamo che Grafica Veneta, che pur li definisce delle vittime, avrebbe dovuto dare loro delle risposte celeri”.“Inoltre – dicono i due sindacalisti – durante questi incontri è emerso che BM Service, dove sono occupati ancora un'altra trentina di lavoratori, è in attesa del pagamento di vecchie fatture da parte dell'azienda di Trebaseleghe, pagamenti che se non arriveranno rischiano di compromettere l’attività della stessa BM Service. Insomma: oltre alla situazione degli attuali 11 lavoratori a processo, dei 27 che insieme ai Cobas stiamo seguendo e sono al centro delle trattative in corso, ce ne sono altri 30 che se Grafica Veneta non rispetterà i suoi impegni, rischiano di trovarsi in mezzo ad una strada. Un ulteriore fattore che ci preoccupa”.“Per cui – concludono i Segretari Generali della Cgil e della Fiom di Padova – a questo punto ognuno si muove come crede: qualora Grafica Veneta ritornasse sui suoi passi e il prefetto ci convocasse, sicuramente, come è nostra prassi, valuteremo con attenzione la sua proposta ma fino ad allora non ce ne staremo in silenzio. Ci riserviamo, da qui a quella data, di adottare ogni iniziativa e intraprendere ogni percorso, secondo le nostre prerogative legali e sindacali , per denunciare la grave ingiustizia che stanno subendo questi lavoratori e restituire finalmente la dignità che spetta loro”.