Forte condanna dei sindacati dei trasporti veneziani dell’aggressione, avvenuta nella serata di mercoledì 25 agosto, subita da due lavoratori di un vaporetto di linea da parte di una coppia di turisti della Repubblica Ceca. Il motivo dell’aggressione? “Il marinaio – spiega la Filt Cgil territoriale – ha chiesto alla passeggera di indossare correttamente la mascherina a bordo del vaporetto. L'uomo che però stava con lei si è infastidito e ha colpito il dipendente Actv. Il pilota, uscito per soccorrere il collega, è stato poi aggredito a propria volta”.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Aft, Faisa Cisal e Usb hanno chiesto al prefetto Vittorio Zappalorto, con una lettera firmata unitariamente, un intervento “pronto ed esaustivo per garantire la sicurezza dei lavoratori, dei passeggeri, dell'ordine pubblico e del diritto alla mobilità”, nonché l'avvio di “un tavolo istituzionale e delle parti sociali sulla sicurezza per garantire l'incolumità dei lavoratori”.

Nella missiva, inviata anche al ministero del Trasporti e alla Commissione di garanzia, i sindacati denunciano che “la sola solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici non è più sufficiente: da troppi mesi la situazione è fuori controllo, nulla è stato fatto dall'azienda e dalla proprietà per la sicurezza del lavoro e del trasporto”. E avvertono che, in carenza “di idonee e adeguate risposte, attueremo e applicheremo quanto disposto dalle norme in materia di sicurezza, a fronte di questa ulteriore aggressione per cui la sola solidarietà non è più sufficiente”.

Filt, Fit, Uilt, Ugl, Faisa e Usb rimarcano “la situazione di forte tensione nella città di Venezia, soprattutto nei confronti del personale esposto a tali aggressioni fisiche e verbali. Da mesi denunciamo la situazione di esasperazione, che sfocia in preoccupanti disservizi”. E concludono affermando che “quello di Actv è sempre stato un servizio di eccellenza, cancellato con la disdetta di gennaio 2021 del contratto di secondo livello e l'applicazione dei disciplinari aziendali”.