Entra nel decreto Sostegni bis la norma anti-licenziamenti voluta dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che proroga il blocco fino al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro giugno, e arriva il contratto di rioccupazione. Sono alcune delle misure del pacchetto lavoro da 4 miliardi di euro contenuto nel provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri.

Dal primo luglio, inoltre, le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali e non potranno licenziare mentre utilizzano la cassa integrazione. Il contratto a tempo indeterminato sarà legato alla formazione e a un periodo di inserimento di massimo sei mesi, durante il quale il datore di lavoro godra' di un esonero contributivo al 100%. Gli sgravi verranno restituiti nel caso in cui il lavoratore non sarà poi confermato al termine del periodo di inserimento. Gli sgravi sono cumulabili con gli altri interventi a disposizione delle aziende.

Per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è una "risposta alla preoccupazione" che la ripresa "ordinaria" delle attività economiche "possa produrre effetti collaterali" sull'occupazione, che questi strumenti "mirano a contenere". Ma non basta, invece, per i sindacati, che restano convinti della necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti per tutti fino al 31 ottobre (il primo blocco scadrà a fine giugno per le aziende che hanno la cig ordinaria e per tutte le altre imprese, sostanzialmente le piccole, a fine ottobre). La proroga al 28 agosto "è un passo avanti ma non sufficiente ed è comunque condizionata: messa così, possono esserci imprese che decidono di non ricorrere alla cassa Covid e licenziare", avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.