In questo ultimo mese i dipendenti Leonardo hanno scioperato e si sono mobilitati per difendere la permanenza dell’Automazione all’interno del sito genovese, consapevoli che far uscire la B.U. dal perimetro aziendale significherebbe dare un colpo pesantissimo, forse definitivo, al sito stesso.

Viviana Correddu e Nicola Poli, che si occupano rispettivamente del settore ristorazione e pulimento per la Filcams Cgil Genova lanciano l'allarme: "Il contraccolpo sui servizi in appalto potrebbe essere pesantissimo. "In mensa, con l'uscita di Automazione si potrebbe registrare un calo pasti importante in un periodo storico, segnato dalla pandemia e dallo smart working che, per gli appalti di servizi aziendali in generale, sta rappresentando una piaga dalle ripercussioni occupazionali con cui, purtroppo, dovremo fare presto i conti".

Per questo, la sigla di categoria della Cgil ha dichiarato per l'intero turno del 21 aprile, lo sciopero del comparto ristorazione, pulimento e movimentazione in appalto presso la Leonardo di Sestri Ponente, seguendola mobilitazione dei dipendenti diretti; per il settore della vigilanza,con le Guardie armate, soggette alle procedure di legge per quanto riguarda le tempistiche di preavviso e i presidi minimi, è stato comunque dichiarato lo stato di agitazione nella stessa giornata.

"Questa azione concreta, è un chiaro segnale indirizzato alla Leonardo che, di fatto, ha in agitazione tutto il sito genovese, le lavoratrici ei lavoratori degli appalti di servizi esprimono da una parte la loro solidarità ai metalmeccanici e dall'altra la preoccupazione su scelte della committenza, che possono impattare pesantemente anche sul loro lavoro. Il 21 aprile saremo quindi presenti alle ore 9 in Largo Pertini per la manifestazione. Siamo convinti che l'unione tra lavoratrici e lavoratori sia l'unica strada possibile per difendere il sito genovese di Leonardo", concludono i due sindacalisti.

Allo sciopero aderiranno in solidarietà anche le lavoratrici e i lavoratori della mensa di Torre San Giorgio e di quella di Fiumara, altro appalto in grave difficoltà a causa dello smart working, entrambe gestite per vari committenti privati da I.F.M., la stessa azienda che gestisce l'appalto di ristorazione in Leonardo. La mobilitazione nasce anche per dare un segnale alle loro committenze e alla loro azienda che,in questi giorni, ha dichiarato di voler dismettere il servizio mensa in Torre San Giorgio dal 1 maggio, con la conseguente messa in cassa integrazione di tutto il personale impiegato.