"Far tornare la categoria dei trasporti tra le categorie essenziali che erano presenti nel piano vaccinale di dicembre e sono scomparse in quello di marzo". A dichiararlo è Maria Teresa De Benedictis segretaria nazionale della Filt Cgil, interpellata dall'Adnkronos in vista delle riaperture, a cominciare dalle scuole, il prossimo 26 aprile. 

"Il piano vaccinale di marzo - spiega la dirigente sindacale - ha infatti eliminato i lavoratori dei trasporti tra le categorie essenziali, quando invece serve ristabilire una priorità rispetto ai vaccini.. Non solo, ma c'è necessità di altre risorse per il settore, di rinnovare presto il contratto nazionale della categoria, proseguire sulle linee dello scaglionamento degli orari e potenziare controlli soprattutto alle fermate, dove c'è maggiore affluenza. I lavoratori del settore hanno lavorato duramente senza mai tirarsi indietro durante questa pandemia e meritano di essere ascoltati", rileva ancora la sindacalista.   

"In vista delle riaperture del 26 aprile, la situazione del trasporto pubblico è molto variegata sui territori. Alcune regioni hanno raggiunto punti di avanzamento importanti, come Lazio e Lombardia. Altre regioni sono molto indietro"., prosegue De Benedictis -, Ottimo che il ministro Giovannini abbia attivato monitoraggio sul trasporto pubblico, perché riteniamo che stiano diventando realtà quelle soluzioni che, in tempi non sospetti, il sindacato ha evidenziato sul tema trasporti e scuola, quali ad esempio lo scaglionamento degli orari e le risorse per i mezzi aggiuntivi".       

Ma "nel prossimo decreto 'sostegni bis' occorre trovare ulteriori risorse aggiuntive per il settore, perché, a nostro avviso, il coefficiente di riempimento al 50% resterà ancora per molto anche per la percezione di sicurezza degli utenti e per garantire l'incentivo al mezzo pubblico", conclude l'esponente Filt.