Presso i cancelli del sito produttivo dell’Eni di Assemini delle Saline Contivecchi si è svolta ieri, 27 ottobre, l’assemblea dei lavoratori, convocata per discutere sull’ipotesi di cessione degli impianti di cloro soda. E da qui è partita la mobilitazione contro l’ennesimo tentativo dell’Eni di abbandonare la Sardegna.

I segretari regionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme alle Rsu e ai lavoratori, hanno ribadito la netta contrapposizione rispetto al disimpegno del gruppo dall'area industriale e si sono impegnati "a sollecitare e favorire tutte le interlocuzioni necessarie e ogni possibile azione di protesta qualora quella decisione dovesse essere confermata".

Alla giunta regionale è stato rivolto l'appello affinché si faccia carico di istituire un tavolo negoziale fra Eni e Governo, per confermare e portare avanti gli investimenti previsti. Per sindacati e lavoratori, "tutti i posti di lavoro devono essere garantiti dentro l'organico Eni e il sito deve essere rilanciato con investimenti anche nell'ottica delle nuove fonti energetiche come il solare termodinamico e l’idrogeno”.