Proclamato oggi (martedì 8 settembre) lo stato di agitazione permanente dei lavoratori dell'Acquedotto Lucano. Ad annunciarlo le tre sigle territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. La decisione è giunta in seguito alla “disdetta unilaterale degli accordi in vigore sulla reperibilità” da parte dell'azienda. Un tentativo “inaccettabile” – reputano i sindacati – di “penalizzare solo chi lavora, senza affrontare in maniera organica tutti i problemi legati alle macroscopiche falle presenti nella pur complessa organizzazione aziendale”. Per i prossimi giorni saranno programmate assemblee del personale. Nel frattempo il dialogo con l'azienda è interrotto, a eccezione del Comitato per la sicurezza Covid-19. Per le parti sociali una ricomposizione con l'azienda è possibile solo nella “eventualità di un ritiro della disdetta unilaterale degli accordi”.