La presenza del sindacato fa la differenza. A dimostrarlo questa notizia che arriva dal Mattino di Padova ed è stata pubblicata sulla pagina Facebook della Cgil provinciale. “Sono più di 16 mila - si legge - i lavoratori padovani del settore manifatturiero coinvolti nelle aperture agostane di emergenza che le imprese stanno adottando per cercare di mitigare l'impatto del Covid 19 sui fatturati di fine anno”.

A spiegare la situazione Simone Silvan della Filctem Cgil del territorio: “Nelle aziende più grandi, dove il sindacato è presente abbiamo chiuso degli accordi che garantiscono ai lavoratori il diritto alle ferie anche a prescindere da un fermo di agosto che in alcune realtà non esisterà più”. Dice Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova: “Carraro Group, Maschio Gaspardo, Arneg, Carel, Komatzu, Dab e così via, pure con qualche minima differenza, chiudono almeno 2 settimane ad agosto con punte che superano le 3 settimane in Acciaierie Venete, e nel settore siderurgico in generale. D'altra parte ad oggi circa 30mila dei 70mila lavoratori del settore (a cui se ne aggiungono 9mila delle imprese artigiane) sono coinvolti in percorsi di Cigo fino alla fine di agosto e le imprese industriali che hanno richiesto di usare lo strumento non sono meno di un migliaio. In realtà, secondo noi la questione è davvero mal posta: Qui non si tratta di sfatare un tabù o di affrontare un picco di produzione, si tratta di una richiesta di flessibilità che le aziende fanno al sistema per cercare di racimolare qualche numero in più da mettere a bilancio 2020".

"Per questo i lavoratori coinvolti nella messa in discussione delle proprie vacanze - continua Scarpa - rischia di vedersi sostituire le ferie con la Cigo Covid-19, che è un'operazione a limiti del legale, o è ancora in attesa della presentazione di un piano ferie vero e proprio da parte della direzione. In entrambi i casi le aziende cercano di trovare della flessibilità produttiva senza affrontare il tema a viso aperto. E questo è un approccio che non possiamo condividere".