"Mercoledì 7 febbraio alle 15.30 saremo a piazza Santi Apostoli, sotto la Prefettura di Roma, al presidio indetto dalla rete romana contro la detenzione amministrativa per chiedere la chiusura dei Centri di permanenza per i rimpatri e il superamento di un modello gestionale dei flussi migratori disumano e violento”.

Lo scrive in una nota la Cgil di roma e del lazio dopo che il 4 febbraio, Ousmane Sylla, un ragazzo della Guinea di appena ventidue anni, si è tolto la vita nel Cpr di Ponte Galeria. “Non è la prima volta che una persona detenuta in un Cpr si toglie la vita – prosegue il sindacato – e non è la prima volta che le condizioni di scarsa igiene, i pochi servizi e la violazione sistematica dei diritti più basilari porta a proteste e rivolte nelle strutture, che mettono a rischio anche l’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutto questo è inaccettabile. Vogliamo un nuovo modello incentrato sul rispetto della dignità e dei diritti delle persone".