“Le politiche della sicurezza non si fanno con gli slogan o con i proclami dopo un fatto criminoso gravissimo ed eclatante come quello di Rovereto”. A dirlo è il segretario generale Silp Cgil Pietro Colapietro, riferendosi all’omicidio di una 60enne avvenuto nella tarda serata di sabato 5 agosto nella città trentina a opera di un cittadino straniero, senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine.

“Il fatto che ministri e sottosegretari si affrettino a promettere risorse per le assunzioni e la videosorveglianza è la conferma che quelle risorse oggi non ci sono”, continua Colapietro: “Non a caso siamo scesi in piazza lo scorso 12 luglio perché il comparto sicurezza è al collasso e continueremo la nostra mobilitazione a settembre e ottobre con la Cgil”.

Per il segretario generale Silp in materia di sicurezza “il governo dimostra ancora una volta di non avere programmazione e di muoversi sull'onda dell'emergenza, per altro con risposte, come l'annunciato ritorno dei militari in strada, che sono inutili e rappresentano solo una deriva securitaria per dare in pasto all'opinione pubblica un po’ di sicurezza percepita”.

Pietro Colapietro così conclude: “Lo scorso anno, appena il governo si è insediato, abbiamo chiesto con forza assunzioni straordinarie, risorse adeguate e rinnovo dei contratti. Nulla di tutto questo è successo. Si prosegue con gli slogan che non servono alle lavoratrici e ai lavoratori in divisa, che non servono ai cittadini”.