Aumenta ancora a giugno il carrello della spesa: secondo i dati resi noti dall'Istat, il paniere che comprende i prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona è salito del 2,8% rispetto al +2,7% di giugno. L'inflazione di fondo è cresciuta al +2,0% dal +1,9% di maggio. In lieve aumento anche l’indice generale dei prezzi che si è attestato al +1,7% dall’1,6% di maggio.

Tradotto in termini assoluti per Codacons questo questo incremento percentuale si tradurrà in un aggravio di 559 euro annui per una famiglia "tipo", che sale a 761 euro per un nucleo con due figli.

Quell’1,7%, infatti, deriva dalle cosiddette spese obbligate: trasporti (la cui flessione si riduce da -1,9% a -0,8%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (da +3,2% a +3,5%). In particolare i beni alimentari non lavorati passano da +3,5 a +4,2%. In crescita anche i prezzi di frutta fresca o refrigerata (da +4,2% a +7,2%; -0,8% su maggio) e delle carni (da +4,1% a +4,4%; +0,5% su maggio).

Unica notizia positiva la flessione della spesa per l’energia (-2,1% da -2,0%) a seguito della forte decelerazione di quelli della componente regolamentata (+22,6% da +29,3%).

Confermata anche la stangata sul costo delle vacanze denunciata da Federconsumatori: tutte le voci legate al turismo hanno registrato a giugno una decisa crescita, che segue il trend al rialzo iniziato già nel mese di maggio. I prezzi dei voli nazionali, ad esempio, a giugno rincarano del +38,7% su anno, le tariffe dei traghetti del +19,6%, quelle dei servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +7,7%, i prezzi dei Pacchetti vacanza nazionali del +8,7%.

Gli alberghi rincarano del +2,9% su anno, i villaggi vacanza del +3,6%, mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +5,9%. Aumentano anche musei e monumenti storici: +4% su anno, ristoranti (+3%), bar (+3,8%), gelaterie (+3,8%).

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