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L’estate calabrese si sta trasformando in un incubo a causa dei continui blackout che colpiscono intere aree della regione. A denunciarlo sono le segreterie regionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, che parlano di “gravi disservizi” capaci di compromettere la qualità della vita dei cittadini e l’esperienza dei tanti turisti presenti sul territorio.
Tra gli episodi più gravi, il doppio guasto avvenuto in provincia di Vibo Valentia tra Zambrone e Parghelia, che ha lasciato l’intera costa al buio dalla tarda sera di domenica fino alla mattina successiva. A Castrovillari, nel Cosentino, diecimila utenti sono rimasti senza energia elettrica per un’ora, con disagi significativi e allarme tra la popolazione.
L’impegno dei lavoratori non basta a compensare una gestione inefficace
I sindacati lodano l’impegno costante dei lavoratori di E-Distribuzione, che anche durante le ondate di calore continuano a garantire il servizio con professionalità e dedizione. Tuttavia, l’attuale modello organizzativo imposto dall’azienda avrebbe peggiorato la situazione, trasformando la gestione ordinaria in una continua emergenza.
Turni saltati, reperibilità imposta ben oltre l’orario di lavoro previsto e pressioni continue hanno logorato il personale. Secondo le organizzazioni sindacali, “i lavoratori sono vittime di un’organizzazione fallimentare” che ne mette a rischio salute, sicurezza e dignità.
“Ordini di servizio e minacce disciplinari: clima insostenibile”
Il clima aziendale, sottolineano le sigle sindacali, è ormai segnato da stress psicologico e fisico. I lavoratori vengono richiamati anche dopo aver concluso il proprio turno, e in molti casi sono costretti a operare sotto minaccia di sanzioni disciplinari per eventuali errori o scadenze. “Si va avanti per ordini di servizio, scaricando sui tecnici responsabilità che non sono loro”, affermano le organizzazioni. A farne le spese non sono solo i lavoratori ma l’intero sistema regionale, che – se non supportato da un’organizzazione adeguata – rischia di andare letteralmente in cortocircuito.
La rete calabrese ha bisogno di investimenti veri
Alla base di questo quadro critico, secondo i sindacati, c’è una precisa strategia aziendale: puntare al profitto degli azionisti tagliando su tutto il resto, dagli organici agli investimenti sulla rete. È questo il motivo - denunciano - per cui i guasti si moltiplicano e il servizio peggiora. Eppure, la tenuta della rete elettrica è fondamentale per il futuro della regione: scuole, ospedali, imprese e cittadini dipendono da un’infrastruttura che deve essere in grado di sostenere anche le sfide della transizione energetica.
Serve un cambio di rotta: “La Calabria merita un servizio all’altezza”
Le segreterie regionali di Filctem, Flaei e Uiltec chiedono una revisione urgente delle politiche aziendali e un piano straordinario di investimenti sulla rete. “La Calabria ha diritto a un servizio elettrico degno di questo nome, all’altezza delle altre regioni italiane”, dichiarano. Allo stesso tempo, si rivolgono ai cittadini e alle istituzioni: “La solidarietà ai lavoratori non è solo un dovere morale, ma una scelta necessaria per difendere il bene comune. Senza i lavoratori, senza il loro impegno quotidiano, la luce si spegne per tutti”.