L'Italia ha approvato la prima legge nazionale sull'intelligenza artificiale, 132/2025, dal titolo Disposizioni e deleghe al governo in materia di intelligenza artificiale, entrata in vigore il 10 ottobre 2025. La legge integra il regolamento europeo (all'AI Act ) e disciplina l'uso dell'IA in settori chiave come pubblica amministrazione, sanità, lavoro e giustizia. Il provvedimento contiene deleghe al governo per definire ulteriormente gli aspetti applicativi e attuativi.

Quali sono i punti principali della legge?

La legge si pone l’obiettivo di promuovere un uso etico e responsabile dell'IA, tutelando i diritti umani e l'innovazione tecnologica. Supporta lo sviluppo di un uso “antropocentrico”, la trasparenza, l’accessibilità e la protezione dei dati. Il principio fondante è che l'IA possa essere utilizzata per migliorare la produttività, ma non deve violare i diritti dei lavoratori, che devono essere sempre opportunamente informati.

Quali sono i settori regolamentati?

Il provvedimento interviene su più settori che già adoperano questa nuova tecnologia.

Ambito sanitario: l’art. 7 vieta l’impiego dei sistemi di IA per selezionare o condizionare l’accesso alle prestazioni sanitarie, impone l’obbligo di informare il paziente sull’utilizzo di queste tecnologie e ribadisce che l’intelligenza artificiale deve restare un mero supporto alla prevenzione, diagnosi e cura.

Ricerca scientifica: l’art. 8 qualifica come di rilevante interesse pubblico le attività di sviluppo di sistemi di IA nel settore sanitario, svolte da soggetti privati senza scopo di lucro o da Irccs, consentendo il trattamento di dati personali senza consenso degli interessati.

Lavoro: l’art. 11 impone ai datori l’obbligo di informare in modo adeguato i lavoratori circa l’impiego di sistemi di IA. Nel fare ciò, la norma si allinea con le regole già definite dalla normativa italiana sul controllo a distanza dei lavoratori, ma determina un obbligo informativo più ampio rispetto a quello previsto dall’art. 26 comma 7 dell’IA Act, che si applica invece solo ai sistemi di AI ad alto rischio.

Professioni intellettuali: l’art. 13 vieta al professionista di affidare integralmente la propria prestazione a un sistema di IA, e impone un obbligo informativo chiaro e comprensibile sull’uso della tecnologia. Restano però aperte rilevanti questioni applicative sulla distinzione fra impiego meramente ausiliario e utilizzo prevalente.

Giustizia e pubblica amministrazione: gli artt. 14 e 15 stabiliscono che l’IA può operare soltanto come strumento di supporto e non può sostituire la valutazione e la decisione dell’operatore umano.

Diritto d’autore: l’art. 25 estende in modo esplicito la tutela autoriale alle opere realizzate con l’ausilio di sistemi di IA, purché siano il risultato del “lavoro intellettuale” dell’autore umano, lasciando tuttavia in sospeso la definizione dei criteri di prevalenza dell’apporto umano su quello del sistema. La norma in questione consente, inoltre, le operazioni di riproduzione ed estrazione (text and data mining) da materiali legittimamente accessibili per finalità di addestramento dei modelli e sistemi. 

Diritto processuale e penale: il legislatore assegna al tribunale la competenza esclusiva per le controversie inerenti al funzionamento dei sistemi di IA (modifica all’art. 9 c.p.c.), mentre introduce nel codice penale aggravanti specifiche correlate all’uso dell’intelligenza artificiale nella commissione di reati, e disciplina una nuova fattispecie penale volta a sanzionare la diffusione illecita di deepfake.

Governance e sostegno alle imprese e 

Sono previsti piani di investimento di 1 miliardo di euro per le Pmi nei settori dell'IA, cybersicurezza e tecnologie quantistiche. La norma designa Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) e Agenzia per l’Italia digitale (AgID) quali autorità nazionali competenti. Istituisce inoltre un meccanismo di programmazione strategica: la strategia nazionale sarà predisposta e aggiornata con cadenza biennale dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con il supporto di Acn e AgID, e sottoposta a un monitoraggio annuale del Parlamento.