In occasione del furto subito a Casa Cervi il 25 aprile scorso, le lavoratrici di La Perla decidono di devolvere, come contributo, una parte della propria cassa di resistenza per rispondere concretamente all'infame gesto subito dall'associazione Cervi; si decide pertanto di continuare a manifestare la vicinanza andando a visitare i Museo Cervi, un luogo di forte valore simbolico per condividere le resistenza che ci accomuna con la chiave di lettura dell'allegria, della vitalità e della caparbietà.

Siamo state accolte da Albertina Soliani, presidente dell'istituto Alcide Cervi che ci ha onorato consegnandoci la targa dei Fratelli Cervi che normalmente viene consegnata solo alle autorità, così ha tenuto a sottolineare lo splendido gesto, riconoscendo alla vertenza una dimensione di resistenza contemporaneo contro una finanza speculativa che sta distruggendo l'economia reale concentrando ricchezze da rendita nelle mani di poco a discapito della distribuzione collettiva delle ricchezze.

Una vertenza complicata, assolutamente inedita che vede un fallimento transfrontaliero post Brexit, con la capofila londinese (depositaria del marchio) fallita, le tre aziende italiane presso il tribunale di Bologna con il recente riconoscimento dell'amministrazione straordinaria alla società italiana afferente alla produzione e la liquidazione giudiziale delle altre due una afferente alla rete retail e l'altra alle funzioni di staff che dovranno essere attratte nell'amministrazione straordinaria; tutto ciò però è condizionato da un protocollo con il fallimento Inglese, senza il quale l'operazione dell'amministrazione straordinaria di tutte e tre le aziende del gruppo La Perla rischia di non potersi sostanzialmente realizzare.

Una battaglia alla quale si è creduto sin dal primo giorno, nonostante le enormi complessità e che ha il merito di aver riconsegnato la dignità ad elevate professionalità che altrimenti sarebbero scomparse sotto silenzio annientante dal giogo della finanza speculativa. I riconoscimenti che si stanno ottenendo dalla società civile, la targa dell'Associazione A. Cervi e il premio Tina Anselmi, ci convincono che siamo sulla strada giusta, la strada della tutela del lavoro, delle eccellenze della nostra manifattura, dell'economia reale che (nell'indifferenza delle legislazioni) sta rischiando di scomparire a vantaggio di un sistema di privilegio delle rendite finanziarie e quindi di pochi a discapito dei tanti che continuano ad impoverirsi nell'indifferenza generale.

Siamo e saremo il paradigma di chi lotta per una società dove il lavoro, le competenze e l'innovazione siano la priorità rispetto alla ricorsa verso i dividendi e i profitti di breve periodo.

Stefania Pisani è segretaria generale Filctem Cgil Bologna