Parlare di Città 30 forse è riduttivo. Chiedere che il traffico dei nostri centri sia più lento, abbassando la velocità in alcuni quartieri come hanno fatto Cesena e Milano o in tutti come a Olbia, non basta. Quello che serve agli abitanti, anziani, bambini e disabili in primis, è la città delle relazioni, dove il limite dei 30 chilometri orari è la componente di un disegno più complesso che vuole migliorare la vivibilità urbana trasformando il territorio a misura di pedone.
Per questo i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil e il Centro Antartide di Bologna danno vita da 13 anni alla campagna “Siamo tutti pedoni” per la sicurezza degli utenti vulnerabili della strada, a cui aderiscono centinaia di amministrazioni locali, aziende sanitarie e associazioni.
Marco Pollasti, presidente del Centro Antartide, e Carla Mastrantonio, segretaria nazionale Spi Cgil, spiegano ai microfoni di Collettiva che la sicurezza stradale è oggi fra le principali emergenze nazionali in Italia. Nel 2022 sono stati 287 i pedoni over 65 morti sulle strade, circa il 60 per cento del totale, e più di 6 mila quelli coinvolti in incidenti che hanno riportato ferite di varia gravità.
Fra le principali cause, appunto, la velocità. Non solo. C’è anche un problema di percezione del pericolo, che porta gi anziani a non uscire di casa: il 15 per cento, cioè più di 2 milioni tra gli over 65, vive in condizioni di rischio isolamento sociale e dichiara che in una settimana normale non incontra né telefona a nessuno e non partecipa ad attività con altre persone in punti di incontro o aggregazione. Un dato preoccupante che, in alcune realtà regionali, arriva a coinvolgere quasi 1 anziano su 3.
Da qui la necessità di promuovere la città delle relazioni, un nuovo modello di sviluppo delle aree urbane che riduce gli incidenti e si trasforma per avere strade più sicure e curate, nuove aree verdi, piazze pedonali e piste ciclabili, attraversamenti tranquilli, spazi protetti. Una straordinaria opportunità di trasformare l’attuale modello di città, in meglio.