La tragedia di Caivano “ha riportato all’attenzione i numerosi problemi delle periferie, nate per dare una risposta all’emergenza abitativa. Lo stato di abbandono e di degrado dei territori, la mancanza di sicurezza pubblica per l’incolumità dei cittadini, la tutela della proprietà e lo stato di trascuratezza di molte zone non può più essere tollerato”. È quanto dichiara Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia, il sindacato degli inquilini.

“Il patrimonio pubblico nel nostro Paese – prosegue Chiappelli - è di circa un milione di alloggi, di cui il 70% è ubicato in periferie sviluppate, nella maggior parte dei casi, senza servizi e centri di aggregazione dove le associazioni di promozione sociale, i servizi comunali, le scuole e le forze dell’ordine si scontrano quotidianamente con le grandi difficoltà per riportare legalità e fiducia verso lo Stato alle famiglie che vivono in questi quartieri in alloggi pubblici che necessitano di interventi di consolidamento statico, di efficientamento energetico e di messa in sicurezza, condizioni queste che creano non pochi disagi sociali”.

Per Chiappelli “il Governo non può ricordarsi della drammatica realtà che riguarda le periferie solo quando accadono fatti incresciosi come quello successo a Caivano per poi tagliare i fondi del PNRR destinati alla riqualificazione delle periferie: chi governa ed il Parlamento deve fare i conti con questa realtà e cercare soluzioni per riportare legalità e sicurezza!”.

“Il Sunia nei mesi scorsi ha lanciato una campagna nazionale di confronto e mobilitazione in tutti i quartieri – conclude Chiappelli - per chiedere al Governo ed alle Regioni un Piano Casa con finanziamenti da mettere a disposizione degli Enti pubblici, non solo per riqualificare gli immobili, ma anche per trasformare gli immobili pubblici non utilizzati in servizi alle persone, interventi che dovranno essere condivisi e partecipati anche dagli utenti dei quartieri che vivono in prima persona le difficoltà ed i disagi dovuti alla mancanza di strutture e servizi di prima necessità nei loro territori”.