La Procura di Ravenna apre un fascicolo sul 17enne migrante morto sulla nave ong Sea Watch 5 che arriverà lunedì nel porto della città romagnola, come disposto dal ministero dell’Interno. La nave battente bandiera tedesca il 5 marzo ha recuperato in mare 51 migranti naufragati, per almeno due ore ha atteso una risposta alla richiesta urgente di soccorso ed evacuazione per cercare di salvare il giovane in gravissime condizioni. Un tempo troppo lungo che non ha consentito al ragazzo di sopravvivere.  

Come se non bastasse

Dopo numerose ore, quattro persone a bordo della Sea Watch 5 in pericolo di vita, ustionate e intossicate, sono state prelevate dalla Guardia costiera a Lampedusa, ma il corpo del ragazzo morto è stato lasciato a bordo della nave della ong, che sta affrontando una navigazione di quattro giorni per raggiungere Ravenna senza una cella frigorifera per la sua conservazione e nemmeno spazi separati. 

Di seguito riportiamo la cronologia dei fatti fornita dagli operatori dell’imbarcazione tedesca. Una cronologia che parla da sola e non necessita di commenti.

Report

“Ore 11:51: mail che informa le autorità di un potenziale caso di nave in pericolo avvistato via radar, una barca di legno.
Ore 12:14: mail che conferma il caso di distress dopo il first assessment del rescue team
Ore 13:47: mail che informa le autorità dell’avvenuto salvataggio, 50 persone sono a bordo di Sea-Watch 5. Vengono informate le autorità di persone in emergenza medica.
Ore 14:00 Prima chiamata al centro internazionale radio medico per chiedere l’evacuazione di 4 persone
Ore 14:26: mail con i dettagli della condizione medica dei 4 pazienti. Sono rimasti sul fondo della barca in stato di incoscienza dopo aver respirato per oltre 10 ore le esalazioni del carburante. Uno di loro è stato rianimato ma è ancora incosciente.

Seguono due ore di contatti con l’Mrcc italiano, tedesco, maltese e tunisino, mentre la Sea Watch 5 si dirige verso nord al massimo della velocità possibile. L’Italia dice che un elicottero impiegherebbe troppo tempo e Lampedusa non è attrezzata. Malta non risponde. Dalla Tunisia prima risponde una persone che non parla inglese e poi viene comunicato che non è di loro competenza e di coordinarsi con Roma. I 3 casi medici, che nel frattempo sono diventati 4, sono stati stabilizzati.

Ore 22.30: Nei pressi di Lampedusa la Guardia costiera italiana effettua il trasbordo di 4 persone. Non viene preso a bordo il corpo della persona deceduta che dovrà essere “consegnata al Pos assegnato: Ravenna, a 1500 chilometri. Le persone che hanno rischiato di morire e hanno visto morire un loro compagno di viaggio saranno costrette a 4 giorni di navigazione”.