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La campagna vaccinale della Regione Lombardia è un disastro. Oggi la Fp e lo Spi Cgil di Bergamo denunciano un nuovo, clamoroso, intoppo organizzativo. “Da non credere - il commento dei sindacati -. Ogni giorno si registra un nuovo episodio disastroso” è raccontano i segretari generali di categoria, Roberto Rossi (Fp) e Augusta Passera (Spi).
“Stamattina ci viene segnalato che al centro di Antegnate tutto era pronto per l’inoculazione di 1.000 dosi di vaccino alla popolazione anziana over 80 e ai cittadini con più di 60 anni dei comuni maggiormente colpiti del Basso Sebino. Pronti i vaccini Moderna ed Astra Zeneca, pronti gli operatori, medici, infermieri e dell’accoglienza. Pronto il centro, per evitare sovraffollamenti già verificatisi in passato. Assenti, però, i cittadini. Infatti di una giornata che prevedeva 10 ore di inoculazioni e circa mille vaccini da somministrare il sistema di avvisi tramite SMS della Regione Lombardia ha avvisato solo quelli con appuntamenti fino alle 8,45. Dalle 8 alle 8,45 tutto è funzionato bene. Peccato non ci fosse nessuna autorità o consulente regionale da immortalare in fotografia. Dalle 8,45 il deserto, operatori dirottati in ospedale a riprendere le attività ordinarie, attività non meno importanti considerato che la curva pandemica ha ripreso ad acuirsi e che le altre patologie continuano a necessitare di intervento sanitario. Di conseguenza, l’inefficienza di Regione Lombardia colpisce non una, ma tre volte i cittadini lombardi".
"Se non parlassimo dei vaccini necessari a salvare vite e a mitigare questa terza ondata pandemica che ormai ci colpisce e rischia di mandare in crisi gli ospedali e il sistema territoriale - scrivono amareggiati i sindacalisti - potremmo pensare di essere in una sit-com. È invece la realtà della regione più ‘avanzata’ del paese cresciuta nel mito dell’efficienza e del lavoro e così clamorosamente smentiti dai fatti".
"Siamo preoccupati di quanto sta sempre più spesso emergendo e cioè la totale confusione e incapacità della nostra Regione di gestire non solo eventi traumatici e improvvisi come la pandemia al suo inizio ma campagne programmabili e organizzabili come la campagna vaccinazioni. Lo ripetiamo, siamo solo all’inizio, oggi si vaccina il 10% di quello che tra poche settimane dovrebbe essere la normale attività. Temiamo il caos. Speriamo in un miracolo e nell’intervento del Governo”.