A partire da fine marzo gli uffici dei Caaf Cgil hanno assistito lavoratori e pensionati per la compilazione del modello 730/2024 e lo faranno sino al 30 settembre prossimo. In questi giorni che precedono la prima scadenza di invio delle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate (il termine è il 17 giugno) gli operatori stanno controllando i 730 compilati entro la prima decade di maggio, confrontando i dati inseriti sulla base dei documenti esibiti al momento della compilazione con i dati presenti nel modello precompilato dell’Agenzia delle entrate che il Caaf ha prelevato previa autorizzazione del contribuente.

“Questo ulteriore controllo è sinonimo di qualità del servizio fiscale che offriamo – afferma Monica Iviglia, presidentessa del Consorzio Caaf Cgil – perché garantisce al cittadino, prima dell’invio della dichiarazione, che tutti i redditi percepiti e gli oneri sostenuti nel 2023 siano correttamente indicati nel modello dichiarativo”.

Leggi anche

Occorre fare molta attenzione però all’eventualità in cui il datore di lavoro o ente pensionistico abbia variato uno o più dati della certificazione dei redditi, emettendo una CU (certificazione unica) rettificata. Inoltre, nel caso in cui il contribuente fosse titolare di pensione Inps, non riceverebbe la CU per posta, ma dovrebbe scaricare il modello dal sito dell’Istituto oppure rivolgersi al Caaf che lo farebbe in sua vece.

Cosa fare in questo caso, se la dichiarazione è già stata inviata all’Agenzia?

“Occorre – spiega il Caaf Cgil – verificare i dati modificati: se dalla nuova dichiarazione risulterà un maggior credito, potrà essere predisposto un 730 integrativo entro il 25 ottobre. Se invece le modifiche ai dati della CU comportano un minor credito o un maggior debito sarà necessario presentare un modello Redditi PF (persone fisiche) correttivo (entro il 15 ottobre) o integrativo (dal 16 ottobre in poi)”.

Chi ha presentato il 730 precompilato sul sito dell’Agenzia, cosa può fare?

Può rivolgersi ai Caaf Cgil. Infatti, il 730 integrativo non può essere presentato autonomamente e non può essere richiesta l’assistenza neanche al proprio datore di lavoro o ente pensionistico che ha predisposto la dichiarazione ordinaria. “Farsi assistere nella compilazione del 730 da uno dei nostri Caaf Cgil – si legge –è sempre conveniente e molto più semplice, soprattutto perché offriamo non solo assistenza ma anche consulenza”.

“Possedete immobili in locazione? Possiamo consigliarvi sia sulla tassazione dei canoni per voi più favorevole sia assistervi per svolgere tutti gli adempimenti relativi ai contratti di locazione. Volete beneficiare delle agevolazioni per interventi di ristrutturazione o di risparmio energetico, acquisto mobili o elettrodomestici? Anche in questo caso possiamo informarvi in merito a tutti gli adempimenti in modo da usufruire delle detrazioni spettanti e non incorrere in sanzioni”.

Per trovare la sede del Caaf Cgil più vicina clicca QUI