Allarme sanità. L'ennesimo lanciato sul territorio. L'ennesimo nel Lazio, dove la situazione quotidiana è da tempo un'emergenza continua e i cittadini si vedono restringere sempre più l'accesso alle cure.

"Nel Lazio, ad aprile, meno del 60% delle persone che hanno bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità B riesce ad accedere alle cure nei tempi previsti dalla legge, ossia entro i 10 giorni. Una situazione che in alcuni territori è ancora più grave. Nel mese di aprile nella Asl di Roma 4 non si arriva al 45%. Anche nelle Asl più “virtuose” si è ben lontani dall’obiettivo minimo del 90%.

Dalla Regione Lazio ci aspettiamo scelte e investimenti importanti per garantire il pieno accesso alle cure e rafforzare i servizi pubblici, aumentando il personale sanitario e abbattendo i tempi di attesa per le prestazioni.

È urgente che il Presidente Rocca convochi le organizzazioni sindacali confederali sul Servizio Sanitario Regionale per affrontare le criticità, a partire dall’accesso ai servizi, e per mettere in campo tutte le azioni necessarie per rilanciare la sanità pubblica del Lazio". Lo dice in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.