La Cgil di Torino, congiuntamente a Cisl e Uil, ha promosso fin dallo scorso anno l’apertura di un confronto con le istituzioni del territorio ottenendo l’impegno da parte delle quattro ASL dell’Area Metropolitana, del Comune di Torino e degli Enti Gestori a condividere linee di intervento coordinate su tutto il territorio, partendo da un documento promosso dalle organizzazioni sindacali. La Città Metropolitana garantirà la regia.

I temi su cui sarà necessario lavorare, oltre alla collocazione e realizzazione delle Case di Comunità, sono la viabilità e il sistema dei trasporti per garantire l’accesso ai servizi, i PUA (Punti Unici di Accesso) come primo luogo in cui agire l’integrazione socio-sanitaria, la collocazione e la costruzione dei servizi a seconda delle esigenze territoriali, lo sviluppo del tema della non autosufficienza e dei servizi domiciliari, la governance e il ruolo del Pubblico.

Per Francesca Delaude, che per la Cgil di Torino segue il tavolo di confronto, si tratta di "un primo importante risultato per ragionare in maniera organica e integrata sulle possibilità che il Pnrr offre al territorio".