In Calabria, da alcune settimane, insieme ad Emergency e al nuovo commissario Guido Longo, sono arrivati anche gli ospedali da campo a Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Locri. Uno scenario di guerra in una regione con diciotto ospedali chiusi da dieci anni e tre ancora in costruzione. Nel 2007, un accordo stato-regioni diede il via libera alla realizzazione di tre strutture per la Sibaritide, la Piana di Gioia Tauro e Vibo, stanziando 440 milioni. Ma nessuno degli ospedali è stato ancora portato a termine.

Leggi anche

Welfare

Una zona rossa contro la catastrofe sanitaria

Reparti in affanno, pochi posti in terapia intensiva, pazienti "parcheggiati" in pronto soccorso in attesa del tampone. Baldari, Fp Cgil: "La sanità regionale era già allo stremo prima del Covid"
Una zona rossa contro la catastrofe sanitaria
Una zona rossa contro la catastrofe sanitaria

In Calabria, la media di posti letto per ogni mille abitanti è di 0,2. Quella italiana è di 3,2. La debole rete sanitaria è da sempre tra le principali preoccupazioni della Cgil regionale, che già nei primi mesi dell’emergenza aveva sollecitato interventi concreti per prevenire il tracollo del sistema.

Leggi anche

Welfare

Calabria senza cura

Nella Regione, dove la sanità è commissariata da dieci anni, mancano gli ospedali. Medici, infermieri e operatori sono in affanno. E i pazienti devono andare fuori
Calabria senza cura
Calabria senza cura