Bene l’individuazione di un collegamento territoriale tra il sistema scolastico e sistema dei trasporti, ma è "inaccettabile che le organizzazioni sindacali siano escluse dalle sedi di coordinamento, presiedute dai prefetti, per realizzare il raccordo tra gli orari delle attività didattiche e quelli del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano a cui sono chiamati a partecipare tutti i livelli istituzionali, dal sindaco della città metropolitana o presidente della provincia ai rappresentanti dei trasporti, dai dirigenti degli ambiti territoriali ai rappresentanti del Ministero dei Trasporti”. È quanto affermano unitariamente Filt Cgil e Flc Cgil, in vista della ripresa dal 7 gennaio 2021 del 75% delle attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado in presenza.

“A nostro avviso, oltre ai tavoli di coordinamento provinciali - sottolineano le due organizzazioni sindacali - è necessario attivare una cabina di regia regionale, visto che la competenza in materia di programmazione del trasporto pubblico è delle Regioni, con la presenza delle parti sociali che faccia sintesi delle misure a livello regionale garantendo misure nazionali sinergiche, precise e univoche”.

“Solo a queste condizioni - affermano infine Filt e Flc Cgil -  si possono garantire omogeneità di efficacia e successo nella riapertura delle scuole dal 7 gennaio su tutto il territorio nazionale, evitando il riproporsi di modalità di riapertura delle istituzioni scolastiche differenziate regionalmente e di soppressione di servizi di trasporto che, oltre a determinare per i lavoratori dei trasporti l'esposizione al rischio aggressioni, metterebbero ancora una volta a rischio il principio di uguaglianza nell’esercizio del diritto costituzionale allo studio e del diritto alla mobilità delle persone”.