"Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini. Ma non abbiamo più tempo: c'è una crescita importante dei contagi e delle persone decedute. Non ci sarà una zona rossa, l'intera Italia sarà protetta". Lo ha detto Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando le nuove misure del governo. "Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia e lo dobbiamo fare subito". Il provvedimento che il premier si accinge a varare e che entrerà in vigore dalla mattina 10 marzo - con il "plauso" delle regioni, informato il Quirinale - "può essere chiamato - ha detto Conte - 'io resto a casa'". Esso prevede, tra l'altro, un divieto di assembramento in tutta Italia; spostamenti possibili solo per motivi di lavoro, necessitaà o salute; lo stop a delle scuole fino al 3 aprile e quello di tutte le manifestazioni sportive, campionato di calcio compreso. Il bilancio dell'epidemia inesorabilmente si aggrava: a fronte di un numero complessivo di contagiati pari a 9.172, le persone attualmente positive sono 7.985, con un nuovo balzo di 1.598 rispetto al giorno precedente, pari ad un +25%.

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