Un villaggio su una collina a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv dove vivono in maniera pacifica, egualitaria e attiva cittadini ebrei e palestinesi: si chiama Neve Shalom-Wahat Al Salam letteralmente “Oasi di Pace” in arabo ed ebraico, ed è un’esperienza unica al mondo fondata nel 1972 da Bruno Hussar, un religioso egiziano di fede ebraica che si convertì al cattolicesimo.

Da qualche giorno una delegazione di otto ragazzi e ragazze sono ospiti insieme ad un accompagnatore di alcune famiglie di Cava dè Tirreni, in provincia di Salerno, su iniziativa dell’associazione Eugenio Rossetto per vivere un’esperienza di confronto e scambio con loro coetanei italiani in un momento delicato del loro percorso di crescita, segnato dal conflitto tra Palestina ed Israele.

I membri di Nevé Shalom/Wahat al-Salam dimostrano in modo tangibile che ebrei e palestinesi possono senz'altro coesistere quando diano vita, assieme, a una comunità basata sull'accettazione, il rispetto reciproco e la cooperazione. Gestito in modo democratico, il villaggio è di proprietà dei suoi stessi abitanti e non è affiliato ad alcun partito o movimento politico. Nel servizio le voci di Ferdinando D’Ursi, presidente dell’associazione Eugenio Rossetto e di Cristoforo Senatore che insieme alla sua famiglia ha accolto alcuni dei ragazzi di Neve Shalom Wahat Al Salam.