Un altro attacco ha colpito una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, meno di 24 ore dopo l’episodio registrato al largo di Sidi Bou Said. Secondo quanto riferito dagli attivisti su Instagram, la Alma, battente bandiera britannica, “è stata attaccata da un drone mentre era attraccata in acque tunisine ed è stata danneggiata per un incendio scoppiato sul ponte superiore”.

L’incendio è stato domato senza conseguenze gravi e, come conferma la Flotilla, “tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro”. La Gsf ha avviato un’indagine sull’accaduto, precisando che non ci sono feriti.

Intimidazione

Gli attivisti parlano di un chiaro disegno di intimidazione: “Questo è il secondo attacco di questo tipo in due giorni. Questi ripetuti attacchi si verificano durante l’intensificarsi dell’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e sono un tentativo orchestrato per distrarre e far deragliare la nostra missione”.

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Il comunicato diffuso dalla Flotilla è netto: “La Global Sumud Flotilla continua imperterrita. Il nostro viaggio pacifico per rompere l’assedio illegale di Israele su Gaza e dimostrare incrollabile solidarietà con il suo popolo prosegue con determinazione e risolutezza”.

La partenza da Tunisi

“Nonostante l’attacco di ieri sera a una delle nostre imbarcazioni, ci stiamo preparando a partire da Tunisi, in attesa degli ultimi controlli meccanici, delle valutazioni meteorologiche e della preparazione dei partecipanti”. È quanto ribadisce il movimento in un nuovo comunicato pubblicato sui propri canali web.

La delegazione tunisina della Flotilla ha confermato la partenza delle imbarcazioni dal porto di Sidi Bou Said prevista oggi alle 16 (le 17 in Italia). I sostenitori sono stati invitati a riunirsi sul posto per manifestare vicinanza alla missione. Giovedì è prevista anche la partenza delle imbarcazioni italiane da Siracusa

L’annuncio arriva in un clima di crescente partecipazione popolare: nella serata di ieri centinaia di persone si sono radunate sulla banchina del porto, tra fumogeni e fuochi d’artificio, per esprimere la propria solidarietà all’iniziativa diretta verso Gaza.

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