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Un uomo di 45 anni, originario del Bangladesh, è morto ieri pomeriggio, 9 settembre, in via Giumenteria a Policoro, in provincia di Matera, schiacciato dal suo trattore. Il mezzo, per cause in fase di accertamento, si sarebbe ribaltato. I sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto anche i vigili del fuoco di Policoro e i carabinieri.
Mega (Cgil Basilicata): “Chiediamo massima attenzione degli organi preposti sulle condizioni dei lavoratori stranieri impiegati in agricoltura”
“La morte dell’operaio agricolo bengalese, rimasto schiacciato nel tardo pomeriggio di ieri, 10 settembre, dal trattore di cui era alla guida e che si è ribaltato in un terreno agricolo a Policoro, riporta tragicamente l’attenzione sugli infortuni mortali sul lavoro in agricoltura, il settore più interessato da questa strage insieme all’edilizia. Ci stringiamo al dolore dei familiari della vittima e in attesa che le indagini della magistratura facciano chiarezza sull’accaduto, non possiamo esimerci dal chiedere la massima attenzione degli organi preposti sulle condizioni dei lavoratori agricoli stranieri, troppo spesso privati di ogni diritto, sottopagati e sfruttati, con salari irrisori che non consentono una vita dignitosa quando non irregolari”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega.
“Vanno presi provvedimenti urgenti – prosegue Mega –. Congiuntamente a Cisl e Uil abbiamo già chiesto al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, di farsi promotore di un tavolo regionale con la partecipazione di associazioni imprenditoriali, sindacati, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, enti bilaterali dei comparti edilizia, artigianato, agricoltura, rappresentanti di forze dell’ordine perché è solo con una sinergia tra sindacato, istituzioni e mondo datoriale che si può sconfiggere questa piaga sociale. Torniamo a chiedere la convocazione immediata dell’Osservatorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro il cui ruolo cruciale è monitorare, analizzare e proporre soluzioni per migliorare la sicurezza nel sistema produttivo lucano”, conclude Mega.