Un rinvio. L'attesa prolungata per un altro mese. Il processo a carico degli agenti egiziani accusati di aver assassinato Giulio Regeni si apre con uno slittamento al prossimo 25 maggio. Per la procura di Roma il giovane ricercatore friulano venne torturato e ucciso nella sede della National Security egiziana.

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Le rivolte che non hanno fatto primavera

A dieci anni dalla nascita di un movimento sociale senza precedenti, nei Paesi arabi dominano l'amarezza e la crisi. Tra speranze tradite e delusioni ci sono comunque segnali di resilienza, mentre sul fronte europeo la decisione francese di premiare il presidente egiziano viene duramente contestata. La morte di Giulio Regeni è più di una semplice macchia per il regime di Al-Sisi
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Mentre si aspetta che dopo 5 anni verità e giustizia facciano il loro corso, c'è chi prova a infangare la memoria di Giulio, con l'ennesimo depistaggio e le ennesime menzogne. Va ripetuto qui, ora, sempre quello che da quel 25 gennaio 2016 rivendicano Claudio e Paola, i genitori di Giulio: "Niente ci ferma, la nostra lotta è diventata una lotta di civiltà per i diritti umani".