Nel nostro Paese di sono otto milioni di poveri relativi e 5,5 milioni di poveri assoluti. Eppure questo governo ha abolito via sms il reddito di cittadinanza, l’inflazione ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi, ma i salari sono fermi da 30 anni. Per non parlare degli affitti ormai inaffrontabili.

Ilaria Manti, della campagna “Ci vuole un reddito", dal palco di Piazza San Giovanni ha delineato con forza la “vita che vogliamo”, chiedendo a chi guadagna 500 euro al giorno a scendere nella realtà di chi a stento ne guadagna 50, misurandosi ogni giorno con le difficoltà dell’abitare, del curarsi, di garantire l’istruzione per i figli, oltre che fare la spesa con i 30 euro al mese elargiti dalla social card.

“Non è questa la vita che vogliamo, quella fatta di salari sotto la soglia della dignità, di voucher, di contratti pirati, di appalti a cascata”, ha affermato Manti: "Vogliamo un nuovo modello di sviluppo che abbia al centro il benessere collettivo e finché non l’avremo, non ci fermeremo”.