È ufficialmente iniziata la campagna di accertamento dei redditi relativi al 2024 dei pensionati residenti all'estero. Ogni anno, per legge, l’Inps deve controllare i redditi dei pensionati, italiani o residenti all’estero, in quanto questi possono influire sul diritto o sull’importo della pensione. Questo vale anche per i redditi ottenuti all’estero. Ne parliamo con Valeria Ferrazzo, presidente di Itaca.

Qual è il tipo di reddito da dichiarare?

“I pensionati devono comunicare diversi tipi di reddito, come ad esempio pensioni italiane ed estere, redditi da lavoro, redditi da immobili (esclusa la prima casa), redditi da capitali, redditi a carattere assistenziale.

Come dichiarare i redditi esteri

I redditi ottenuti all’estero devono essere certificati dagli enti previdenziali o assistenziali esteri. In alternativa, si può presentare un’autocertificazione, che va firmata al Consolato italiano o a un patronato, che confermeranno l’identità del dichiarante. L’Inps può fare controlli a campione per verificare le  autocertificazioni”.

Il modello RED/EST

Ogni anno i pensionati all’estero devono compilare il modello RED/EST, che raccoglie informazioni sui redditi percepiti nell’anno precedente. Il modello include: istruzioni per la compilazione, dati personali del pensionato e della famiglia, una dichiarazione di responsabilità, una sezione per delegare un patronato”.

Cosa fa l’Inca

“Il patronato Inca verifica l’identità del pensionato, raccoglie e controlla i modelli compilati, trasmette i dati all’Inps online. Il consiglio è quello di trovare la sede Inca più vicina e chiedere assistenza affinché tutta la procedura venga svolta correttamente”.

(Clicca QUI per trovare la sede Inca più vicina in Italia e clicca QUI per trovare la sede Inca più vicina all’estero)

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