“La nota stampa di Iveco conferma le trattative in stato avanzato per la cessione di Iveco Defence Vehicles e anche per una vendita dell’intero gruppo. La situazione è molto grave e necessita di un passo indietro da parte della proprietà”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil) e Maurizio Oreggia (coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil).

“Exor sta chiaramente disinvestendo sulla prospettiva industriale della società a favore di profitti e dividenti per gli azionisti, come tra l’altro sta facendo anche nell’auto”, proseguono: “Tutto questo è molto grave, e potrebbe impattare negativamente anche sulla tenuta occupazionale delle lavoratrici e lavoratori, che tra i soli diretti e somministrati sono circa 10 mila, oltre naturalmente ad alcune migliaia dell'indotto”.

I due esponenti sindacali evidenziano che “questa china deve essere fermata e un ruolo determinante è in capo al governo, che deve utilizzare tutti gli strumenti per evitare un’ulteriore operazione di depauperamento di uno storico e fondamentale asset industriale italiano, per la salvaguardia delle attività, dei siti e dell’occupazione”.

Il confronto dovrà avvenire “in sede ministeriale con la necessaria presenza dell’azienda e non come previsto nella convocazione del ministero delle Imprese per il 31 luglio prossimo, dove non sarà presente alcun rappresentante aziendale”.

Lodi e Oreggia così concludono: “Non accetteremo mai operazioni speculative che nulla hanno di industriale e utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per contrastare questi fenomeni come sempre a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori che sono il vero valore del gruppo”.