Non c’è neanche da leggere tra le righe. L’impostazione della legge di bilancio della Regione Lazio, Giunta Rocca, in discussione in questi giorni in commissione, è chiara: taglio netto rispetto al passato per quel che riguarda le misure a sostegno delle donne. Taglio netto di 2.4 milioni di euro sul 2022, 1.3 milioni di euro sull’anno in corso. Tutto è sotto la luce del sole.

Nel 2024 è prevista una spesa complessiva di 420 mila euro, con la giunta precedente guidata da Zingaretti, anno 2022, i soldi stanziati erano 2 milioni e 850 mila euro. Se le cifre in discussione venissero confermate quindi la scure farebbe sparire oltre 2 milioni e 400mila euro rispetto al 2022 e un milione e 300mila rispetto all’anno che sta finendo, per il quale erano stati stanziati un milione e 740mila euro.

I tagli voce per voce

Sconcerta il totale, ma è voce per voce che si capisce fino a che punto questa decisione rappresenti una scelta politica grave. 900mila euro sparirebbero dal fondo per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, tra il bonus babysitting e caregiver. 680mila euro è l’ammontare dei tagli al fondo per l’imprenditoria femminile. 200mila euro verrebbero tolti alla prevenzione del revenge porn. 200mila euro alla riduzione dell’Iva sugli assorbenti.

E non è finita qui. Ci sarebbero ancora tagli per 150mila euro al fondo contro gli stereotipi di genere e per la formazione delle donne alle discipline STEM, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Per 100mila euro ai percorsi per le donne vittime di violenza e disabili. Stesso importo, 100mila euro, verrebbe depennato dai contributi per alleviare la perdita di capelli da terapia oncologica. 30mila euro in meno verrebbero investiti per la Giornata regionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico. 30mila euro all’attività informativa sulla medicina di genere. 20mila euro al Premio Colasanti-Lopez per le scuole dedicato alle donne vittime del massacro del Circeo. 20mila euro, infine, alla Giornata regionale contro le discriminazioni di genere sul lavoro.

L’allarme della Cgil

"Esprimiamo sconcerto e profonda preoccupazione di fronte ai tagli di 2,4 milioni di euro alle misure a sostegno delle donne previsti nel bilancio regionale dalla Giunta Rocca", ha scritto in una nota la Cgil di Roma e del Lazio. "In un momento storico caratterizzato da una escalation di violenza nei confronti delle donne senza precedenti - continua - risulta davvero inaccettabile che si decida di ridurre in modo così drastico, rispetto agli stanziamenti passati, i fondi destinati a provvedimenti e iniziative orientati a tutelare la salute delle donne, a proteggerle da soprusi e violenze, dalle discriminazioni sul lavoro, dagli stereotipi e dal revenge porn. Esortiamo la Giunta Rocca a riconsiderare queste decisioni e a impegnarsi concretamente e non solo a parole per la difesa e la promozione dei diritti delle donne nel Lazio".