Il coordinamento delle donne della Cgil Belle Ciao esprime piena vicinanza e solidarietà all’attrice Anna Foglietta e alla street artist Laika, fermate ieri dai carabinieri al Lido di Venezia, poco prima dell’approdo all'Excelsior. Erano a bordo di una lancia mentre sventolavano la bandiera palestinese e esibivano la nuova opera della street artist, “We Are Coming”, a sostegno della Global Sumud Flotilla.

Le forze dell’ordine hanno fatto scendere tutti dalla barca e sequestrato sia l’opera d’arte che la bandiera. “O si sta dalla parte degli oppressi, o si è complici. Anche il silenzio è complicità”, ha detto Laika, che a Barcellona ha dipinto sulle navi della Flotilla in partenza per Gaza la sua sua nuova opera, “Sumud” raffigurante una donna palestinese che con il dito puntato mostra la rotta, alle sue spalle si apre una scia con i colori della bandiera palestinese. Per Anna Foglietta “l’arte oggi è un'azione pacifica e non violenta di sostegno alla Flotilla”.

Per le Belle Ciao, il gesto di Foglietta e Laika non è soltanto un atto artistico o politico, ma un esempio di responsabilità civile: “Iniziative pubbliche come queste e come quelle di tanti artisti e personaggi della cultura che in questi giorni esprimono sdegno per quanto accade a Gaza nell’indifferenza dei governi, rappresentano un segnale essenziale”, sottolineano.

La mobilitazione del mondo della cultura e dell’arte si intreccia con quella dei movimenti sociali e sindacali, in un fronte comune che chiede di fermare la strage e restituire dignità a chi da troppo tempo subisce violenze e privazioni. “Grazie a quanti si espongono per dare voce a chi voce non ha”, concludono le donne della Cgil, ribadendo la necessità di non lasciare soli quanti scelgono la strada dell’impegno civile e pacifico.