"Rinnovare un contratto nazionale di lavoro non è un compito di ragioneria, non si può realizzare con una calcolatrice, ma è il frutto di una negoziazione, una discussione di carattere politico che deve necessariamente tener conto del contesto generale e della situazione che ci circonda". Così il segretario generale Filctem Cgil Marco Falcinelli, commentando l'ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto nazionale del settore elettrico sottoscritta oggi (lunedì 18 luglio) a Roma: "Abbiamo sempre affermato che per difendere il ruolo e il valore dei contratti nazionali di lavoro i contratti vanno rinnovati. È l'unico modo per difenderli da chi pensa che ormai il contratto nazionale non debba avere la sua valenza nel modello contrattuale di questo Paese".

Falcinelli evidenzia che "chi pensava che in questa fase, stante l'inflazione, le difficoltà legate alla pandemia e quelle legate alla guerra, non era la stagione per rinnovare i contratti nazionali, è stato smentito. E questo è stato possibile grazie anche a una visione univoca delle tre organizzazioni sindacali: siamo riusciti a dare una risposta positiva ai lavoratori".

Il segretario generale Filctem Cgil così conclude: "Oltre il valore economico di questa intesa, è l'averlo rinnovato questo contratto. Faremo una valutazione alla fine di questa stagione contrattuale: questo è il terzo contratto che rinnoviamo dopo il chimico e le miniere, e abbiamo altri tavoli aperti per quanto riguarda l'energia e petroli e il gas-acqua. Se riusciremo a rinnovarli tutti bene, ancora una volta avremo dimostrato la nostra volontà e la nostra capacità di difendere i diritti e il potere d'acquisto dei lavoratori in una situazione complessa per il Paese".