“Al Wto potrebbe essere l'ultima chiamata per i popoli della Terra, un punto di non ritorno: il 5 e il 6 maggio Draghi sostenga la proposta di moratoria dei brevetti di India e Sud Africa, così come gli abbiamo chiesto nella lettera del 19 aprile scorso!”. Così il Comitato Italiano per l'Iniziativa dei Cittadini Europei “Right2cure-No profit on pandemic”, di cui la Cgil fa parte con un centinaio di realtà associative. La Campagna ha l'obiettivo di raccogliere 1 milione di firme per chiedere all'Ue di modificare gli accordi commerciali e sospendere i brevetti dei vaccini.

Nel comunicato stampa,  il Comitato italiano cita le cifre “spaventose e inarrestabili” della tragedia indiana e brasiliana, che “richiedono scelte drastiche: stop ai brevetti”, perché “l’aumento dei decessi in tutto il pianeta è in stretta correlazione con la disponibilità dei vaccini, che le aziende titolari dei brevetti non sono in grado di assicurare, per cui bisogna urgentemente coprire il fabbisogno mondiale consentendo la produzione in tutte le aziende che abbiano le tecnologie”. “Solo lo 0,2% delle dosi è stato somministrato nei paesi a basso reddito – si ricorda nella nota – ed è qui che la pandemia continuerà a dilagare, a modificarsi e a circolare ovunque, con conseguenze disastrose per tutti”. 

Infine il Comitato informa che “tre giorni fa in Brasile il Senato ha approvato, in contrasto con il presidente Bolsonaro, una legge che, qualora venisse approvata anche dalla Camera, permetterebbe la sospensione temporanea dei brevetti. Scelta – conclude – che potrebbe essere realizzata anche dai governi europei”.