Disponibile dal 27 marzo la mostra virtuale “1944: l’anno della svolta”, realizzata da Cgil Lombardia e Archivio del Lavoro, insieme a categorie, Camere del Lavoro e archivi stoici della Lombardia.

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La Storia in mostra virtuale

Nell’Italia occupata dai nazifascisti il primo marzo del 1944 nelle fabbriche delle regioni del nord, ancora occupate dai tedeschi e dai fascisti, inizia lo sciopero. Evento unico nella storia dell’Europa occupata. Con gli scioperi lavoratori e lavoratrici si riprendono la scena e, insieme al vasto movimento resistenziale, permettono all'Italia di essere libera, di poter scegliere la propria Costituzione e la propria forma di Stato, impedendone il commissariamento come avvenne invece in Germania.

Le richieste sono semplici: Pane, Pace, Libertà. Ma l’obiettivo è alto: liberare l’Italia dal Nazifascismo e difendere le fabbriche dalla distruzione durante la ritirata tedesca.

A Milano e in Lombardia

A Milano, accanto agli operai delle fabbriche, si fermano i tranvieri, che paralizzano il trasporto pubblico della città. In Lombardia si calcolano in totale circa 350.000 scioperanti. La repressione dei fascisti e dei tedeschi sarà tremenda. Molte le operaie e gli operai arrestati e deportati in Germania. Molti non torneranno più a casa.

Gli scioperi del 44 sono il primo tentativo insurrezionale, che culminerà con lo sciopero del 25 aprile: l’unico grande sciopero generale avvenuto nell'Europa occupata dal nazifascismo. La loro lotta ci consegna la democrazia, l’Articolo 1 della nostra Costituzione: Il lavoro è fondamento della Repubblica democratica.

Nella mostra troverete racconti, immagini, voci, documenti e video. Un lavoro prezioso che rimarrà testimonianza e memoria collettiva.

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