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Ai Glocal Days di Torino arriva il film di Max Chicco sull’Ipca di Ciriè. L’azienda torinese, che produceva colori all’anilina, si guadagnò il triste appellativo di “fabbrica del cancro”, a causa del destino toccato a molti operai. Il film, vincitore al decimo Queens World Film Festival di New York, verrà proiettato stasera (29 settembre) al Cinema Massimo per il Glocal Film Festival, promosso dall'Associazione Piemonte Movie, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Piemonte. Un ciclo di incontri dedicati a film che raccontano il territorio. “La Fabbrica del Sogno”, diventato incubo, nasce dal percorso didattico sul linguaggio cinematografico che ha coinvolto alcune classi dell'Istituto Fermi Galilei di Ciriè, grazie al bando ministeriale Miur-Mibact "Visioni Fuori Luogo". Gli studenti dell'Istituto - che hanno ricevuto il Premio Comix Miglior Corto Scuole- hanno lavorato sulla vicenda dell'Ipca. Hanno ricostruito i fatti, mescolando finzione e realtà, grazie alle riprese fatte negli spazi dello stabilimento, dismesso nel 1982, e a documenti autentici. La storia de "La fabbrica del Sogno" segue Andrea e Michele, studenti dell'Istituto Fermi Galilei, che un giorno vedono un fantasma dalle fattezze di donna. I giovani scoprono che si tratta della moglie dell'ex direttore della fabbrica, suicidatasi a causa dello scandalo che travolse il marito quando venne a galla la verità sulla morte di centinaia di operai.