"Unici nella tutela". Questo il titolo scelto per l'assemblea nazionale della Fp Cgil Vigili del fuoco che si è tenuta ieri (24 maggio) a Roma. Un'iniziativa per affrontare e puntare la lente d'ingrandimento sul rinnovo contrattuale, sulla riorganizzazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e sui meccanismi da applicare per migliorare la salvaguardia della salute e sicurezza del personale, a partire dalla decontaminazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). 

Dall'assemblea Fp Cgil dei Vigili del fuoco sono uscite proposte concrete volte alla valorizzazione dell'intero personale del Corpo, in particolare del personale operativo nell'espletamento di soccorso tecnico urgente. 

Proposte di carattere più generale inerenti la riorganizzazione del Corpo, come il riconoscimento delle specificità delle competenze e delle funzioni di protezione civile dei vigili del fuoco, non assimilabili a quelle di sicurezza e di mantenimento dell'ordine pubblico. Il tutto insieme all'unificazione del ruolo di vertice del Dipartimento dei Vigili del fuoco, oggi assegnato ad un prefetto e che invece sarebbe più utile attribuire ad un dirigente proveniente dai ruoli tecnici del Corpo, valorizzando un'effettiva autonomia tecnica, gestionale e amministrativa dei vigili del fuoco. 

Altre proposte invece più specifiche come ad esempio l'auspicato ritorno a un regime contrattuale che possa riaprire effettivamente un confronto tra governo e organizzazioni sindacali per un miglioramento delle condizioni di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori, la rivalutazione retributiva con un aumento del potere d'acquisto dei salari, penalizzati da 7 anni di blocco dei rinnovi contrattuali, lo sblocco del turnover per un vero ringiovanimento delle file dei vigili del fuoco, la cui età media raggiunge oltre i 45 anni, e la stabilizzazione degli idonei di concorso residuali, che ammontano a circa 4.000. È emersa, durante l'assemblea, anche la richiesta di stabilizzazione del bonus di 80 euro, da una-tantum ad aumento contrattuale strutturale. 

Al dibattito dell'assemblea hanno partecipato e portato il loro contributo, tra gli altri, anche le altre organizzazioni sindacali, Cisl e Uil di categoria, il Capo del Corpo Nazionale, Gioacchino Giomi, il Comandante provinciale di Roma, Marco Chimenti, e il sottosegretario al ministero dell'Interno, Gianpiero Bocci. 

Quest'ultimo in particolare ha manifestato un'apertura nei confronti delle proposte della Fp Cgil Vigili del fuoco, ribadendo una reale volontà di chiudere l'accordo con il ministero dell'Economia e delle Finanze per realizzare il primo serio intervento che va nella direzione di migliorare il potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo, attraverso l'istituzione di un'indennità di specificità, che per quanto riguarda la Fp Cgil Vigili del fuoco "deve comunque servire a rifinanziare gli istituti contrattuali già esistenti". Apertura che il sottosegretario ha mostrato anche nei confronti della stabilizzazione dei 4.000 idonei di concorso residuali e dello sblocco del turnover per abbassare l'età media dei vigili del fuoco. 

Ai lavori dell'assemblea si è unito anche il contributo del segretario nazionale Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, che ha battuto sulla necessità di continuare a seguire l'obiettivo della "contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco come il faro della notte perché solo attraverso la natura negoziale può garantire diritti e migliori condizioni per le lavoratrici e i lavoratori del Corpo". All'intervento di Chiaramonte si è associato anche quello di Gianna Fracassi, segretaria della Cgil, che ha chiuso l'iniziativa, che ha rafforzato la posizione della Fp Cgil dei Vigili del fuoco su un ritorno al regime pattizio, garantendo "un impegno congiunto della confederazione su questo fronte".