"La questione delle tasse universitarie dell'ateneo trentino va affrontata in modo responsabile e pragmatico. Per questo motivo, è sicuramente positivo che si sia aperto un confronto tra i rappresentanti degli studenti e il rettorato, per giungere a un modello di contribuzione ai costi dell'ateneo maggiormente corrispondente alle reale condizioni economiche degli studenti e delle loro famiglie. Confidiamo che da questo dialogo si individui una soluzione positiva". Così Martina Di Donato, responsabile politiche giovanili Cgil del Trentino.

"Ma sul tappeto non c'è solo il tema dei costi a carico degli studenti. Sul lato delle politiche per il diritto allo studio, è la Provincia autonoma di Trento che deve dimostrare la propria capacità di investire sull'istruzione terziaria, garantendo l'accesso all'università ai giovani, a prescindere dalla propria condizione economica. Perciò, piazza Dante deve essere in grado di investire nuove risorse e riformare gli strumenti di sostegno agli studenti bisognosi e meritevoli, permettendo al nostro ateneo di eccellere a livello nazionale anche su questo fronte", conclude l'esponente della Cgil locale.