"Oggi a Como, Pavia, Milano, Varese, Brescia, Mantova, città sede di Uepe (uffici di esecuzione penale esterna), si sono tenute assemblee unitarie e presidi delle dei lavoratori rivolti alla cittadinanza e all'associazionismo, alla politica e agli organi di stampa per comunicare lo stato di profondo disagio del servizio e le proposte possibili per superarlo". Così la Fp Lombardia in una nota.

"A Mantova è stato indetto lo stato di agitazione dell'ufficio in uno con l'associazionismo che collabora da tempo col servizio, mentre a Milano hanno espresso vicinanza alle problematiche espresse anche i vertici dell'avvocatura e del tribunale di sorveglianza, oltre a varie autorità. Anche Brescia e Como hanno investito massicciamente nella comunicazione, nel volantinaggio e nel colloquio con la cittadinanza, che ha scoperto in molti casi l'esistenza di un servizio a tutela e sostegno della sicurezza sociale", prosegue la nota sindacale.

“I presidi sono stati il primo passo di un percorso che speriamo sia unitario e rivolto anche all'utenza presente sul territorio, che deve essere resa cosciente e responsabile dei rischi che può comportare sottovalutare l'assenza degli operatori di questi uffici – dichiara Barbara Campagna, coordinatrice Fp regionale –. In mancanza di risposte, gli assistenti sociali e i sindacati che li rappresentano produrranno nuove iniziative di lotta e sensibilizzazione, a partire da settembre, coinvolgendo gli enti locali, l'università e ogni attore sociale sensibile ai temi della sicurezza, quella vera, fatta di prevenzione, guida, sostegno e stimolo alla responsabilità”.