Da agosto, va avanti il presidio permanente, 24 ore su 24, dei dipendenti Tmm di Pontedera. "Hanno passato l’estate, l’autunno e sono arrivati alle festività più motivati e determinati di prima, nonostante la fabbrica sia chiusa e siano stati tutti licenziati. Quei lavoratori hanno sempre saputo rilanciare iniziative su iniziative in questi lunghi mesi e hanno avuto la capacità di far vivere a tutto il territorio la vertenza, mettendo in evidenza cosa significa il dramma della chiusura di una fabbrica, non solo per le 85 famiglie lasciate a spasso, ma anche per la provincia e la stessa democrazia". Così Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana.

"Questa lotta segna un alto esempio di coesione e moralità e, nello stesso tempo, mette in risalto più che mai che la fabbrica è anche un luogo sociale. Alla gravità della chiusura dell’impresa senza alcun preavviso, cosa che segna il degrado dei cardini democratici e della civiltà delle relazioni, i lavoratori Tmm hanno reagito con la democrazia, portando avanti una lotta a testa alta, con tenacia e onore e soprattutto senza farsi influenzare da nessuno", prosegue il sindacalista.

"Noi continueremo a batterci al loro fianco, fino in fondo, saremo presenti durante tutto il periodo delle festività al presidio, continueremo a percorrere ogni strada volta a costruire una nuova condizione lavorativa e di tutela dell’importante patrimonio professionale dei lavoratori, cercando ancora nuovi soggetti interessati a risollevare le sorti di questa importante industria dell’indotto delle due ruote, in un rapporto che deve di nuovo coinvolgere la Regione Toscana e la stessa Piaggio", conclude l'esponente Cgil.