Le segreterie provinciali dei metalmeccanici "manifestano stupore rispetto al persistere di atteggiamenti di voluta e gratuita esclusione da parte della direzione aziendale di Tk Ast nei confronti delle organizzazioni sindacali, rispetto ai processi di informazione e conoscenza sullo stato di avanzamento nell’applicazione dell’Accordo del 3 Dicembre 2014". E' quanto si legge in una nota sindacale, diffusa dalle tute blu di Terni.

"Nel ribadire e mettere in evidenza che, come organizzazioni, non rivendichiamo né una esclusività dell’informazione, né tantomeno un canale privilegiato,  riteniamo inaccettabile apprendere da rumors e/o da organi di informazione  quanto sta succedendo all’interno del sito".

"E’ assurda ed incomprensibile  - prosegue - l’interruzione del confronto avvenuta nel mese di febbraio in merito all’andamento economico, produttivo, di assetto impiantistico ed occupazionale. Evidenziamo che ad oggi non c’è stata risposta positiva a nessuna nostra richiesta di incontro per approfondire tematiche relative agli appalti, alle società controllate e alle future prospettive del sito siderurgico".

"A questo dobbiamo aggiungere la genericità con la quale si affrontano discussioni interne con la R.S.U. relative all’organizzazione del lavoro e alle problematiche della sicurezza. Ne sono dimostrazione le continue dichiarazioni che minimizzano le molteplici denunce fatte dalle R.S.U. su temi di ambiente, salute, sicurezza ed organizzazione stessa, nei confronti degli organi preposti".

"Sono ormai 15 giorni che è stato chiesto l’incontro di verifica al Ministero dello Sviluppo economico sul quale ad oggi non sono arrivati segnali di attenzione. Rimaniamo stupiti, dopo molteplici sollecitazioni che, ad oggi, ciò avvenga nel silenzio della politica tutta, che ha assunto un atteggiamento di accettazione dello status quo, figlio di segnali e messaggi rassicuranti dispensati dall’Amministratore delegato di Ast".

"Capiamo che molti sono distratti dagli appuntamenti elettorali, ma non condividiamo il persistere di un disegno che parte dal Governo, volto ad escludere i corpi intermedi e la rappresentanza sociale, in quanto la storia di questa città ci insegna che la partecipazione ed il coinvolgimento dei lavoratori sono di fondamentale importanza per consolidare e rilanciare la  storia industriale di questo territorio", concludono i sindacati.