No della Cgil alle intenzioni del ministro della Salute, Renato Balduzzi, su ticket e sistema di franchigia per tutti. “Una fuga in avanti che azzera la discussione su come rendere più equo l'attuale sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico dei cittadini”, affermano il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica, e il responsabile Politiche della salute del sindacato Stefano Cecconi.

I due dirigenti sindacali ricordano che “avevamo dato la disponibilità a discutere su come rendere più equo il sistema, senza rinunciare all’obiettivo di arrivare, seppur gradualmente, al superamento dei ticket. Ma bisogna farlo all’interno di un confronto per dare respiro e risorse al Servizio sanitario nazionale, strangolato da 17 miliardi di tagli lineari in tre anni, e ora nel mirino di una spending review che annuncia nuovi tagli invece che proporre come rendere appropriata la spesa, riqualificando i servizi e con una vera lotta agli sprechi”.

In questa situazione, concludono Lamonica e Cecconi, “anziché aprire il confronto richiesto, il ministro annuncia manovre sui ticket vecchi e nuovi (che non vengono affatto aboliti, anzi aumentano: con le manovre finanziarie si aggiungono altri due miliardi di nuovi ticket), oltretutto preconfezionate, i cui esiti in termini di equità e appropriatezza sono tutti da dimostrare”.