Non si è mai fermata dallo scorso agosto la macchina della solidarietà verso le popolazioni del centro Italia colpite dalla terribile serie di terremoti che ha messo letteralmente in ginocchio un'ampia area tra Marche, Umbria e Lazio. Ma l'ultima potentissima scossa di domenica 30 ottobre ha reso necessaria una forte accelerazione negli aiuti. È infatti impressionante il numero di persone sfollate (circa 22mila l'ultimo dato diffuso dalla Protezione Civile, ma il numero è in continuo aggiornamento) e di quelle assistite. Solo in Umbria, ha riferito la presidente della Regione Catiuscia Marini, sono quasi 4.500, molti dei quali trasferiti da Norcia e zone limitrofe nell'area del Trasimeno, attrezzata, grazie alla sua vocazione turistica, ad accogliere un numero molto consistente di terremotati.

E anche nella zona del lago, come in molte altre parti dell'Umbria, è scattata la straordinaria corsa alla solidarietà. I punti di raccolta di beni di prima necessità si sono riempiti già nelle prime ore di lunedì di indumenti, prodotti per l'igiene, giocattoli e molto altro. Una fila continua di persone che hanno voluto portare qualcosa per alleviare le sofferenze di chi in una notte ha perso tutto. 


Raccolta beni per i terremotati in un punto Caritas a Magione (Pg)

Anche la Cgil si è subito messa in moto per contribuire concretamente al sostegno delle persone terremotate. Oggi, 2 novembre, un primo "carico" di aiuti, raccolti nelle varie Camere del Lavoro sparse per il territorio, è stato consegnato dalla Cgil di Perugia al Comune di Vallo di Nera, situato tra Spoleto e Norcia, uno dei tanti comuni della Valnerina che contano diverse decine di sfollati (attualmente dormono nella palestra comunale). La Cgil ha anche preso l'impegno di contribuire all'allestimento di una cucina da campo presso il centro sociale locale per rispondere alle esigenze della popolazione sfollata e tentare di mantenerla il più possibile vicina alle proprie case.


"L'Ufficio mobile" Cgil con i beni raccolti per i terremotati

Intanto, a preoccupare è anche la situazione di moltissime aziende del territorio, per lo più caseifici e salumifici, vera ricchezza di un territorio a forte vocazione gastronomica. La Flai Cgil dell'Umbria sottolinea in particolare l'esigenza di ripristinare al più presto la viabilità, per consentire ai prodotti di raggiungere la grande distribuzione e scongiurare così un ulteriore grave danno economico per il territorio. 


Raccolta beni per i terremotati in Camera del Lavoro a Perugia