È passato un mese dal sisma che ha colpito il centro Italia. Ma i problemi sono tanti, soprattutto per la popolazione anziana. Per questo lo Spi Cgil ha deciso di recarsi nelle zone colpite e di ascoltare la voce di chi è costretto a vivere in condizioni di estrema difficoltà. Prima tappa a Montereale, piccolo paese in provincia dell'Aquila. Qui, al terremoto dello scorso 24 agosto si aggiunge il ricordo del sisma di sette anni fa. “Abbiamo incontrato i nostri pensionati per cercare di capire quali sono i problemi e i bisogni”, riferisce il sindacato.

Poi la visita ad Amatrice, dove il segretario dei pensionati Cgil Ivan Pedretti ha incontrato il sindaco. “Abbiamo parlato con lui – scrive il dirigente sindacale in un post su Facebook – e gli abbiamo rinnovato la nostra disponibilità a dare una mano. Stiamo cercando di capire cosa è più utile fare. Parlando con i nostri stiamo pensando di prevedere a breve un servizio di assistenza mobile rivolto in particolare ai pensionati e alle persone anziane per affrontare questa fase di emergenza”. Ad Arquata e a Pescara del Tronto “ci dicono che se non si fa presto con la ricostruzione si corre il pericolo che i paesi vengano abbandonati”, scrive ancora lo Spi.

Nei giorni scorsi il sindacato ha attivato un conto corrente insieme a Fnp Cisl e a Uilp Uil per contribuire anche economicamente a migliorare le condizioni delle popolazioni del centro Italia e a velocizzare il più possibile il processo della ricostruzione. “Il clamore mediatico – concludono i pensionati Cgil – è destinato a spegnersi. Il nostro lavoro invece deve continuare, perché i cittadini del centro Italia non vengano abbandonati. Noi ci siamo. E ci saremo”.